26 Aprile 2024
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Le Mie Attività

Molte sono state le passioni della mia esistenza trasformatesi alcune in interessi altre proprio messe nel cassetto, altre in auge.
Ricordo con piacere un timido approccio alla numismatica forse più per passare più tempo con il mio nonno materno che mi raccontava la storia legata alle varie collezioni; poi è subentrato l’interesse della pesca dapprima svolta negli specchi d’acqua organizzati, successivamente in giro per l’Italia nei torrenti del Piemonte, Alto Adige e persino in Slovenia, praticando la pesca a mosca secca,oppure con la tecnica spinning a caccia di lucci e black bass nel Bacino di Santa Luce; poi è stata la volta del collezionismo di modellini di auto in varie scale che andava di pari passo con l’interesse per l’auto d’epoca in specialmodo Ferrari; ho partecipato ad alcuni Raduni dove ho toccato con mano cosa voglia dire stare in mezzo a quei bolidi e ho avuto la fortuna di poter accedere alla fabbrica di Maranello in visita alle catene di montaggio e museo Ferrari. All’epoca, con amici andavamo di febbraio sulla collina della Tosa ad Imola a marcare il terreno dove avremmo piantato le tende per assistere al Gran Premio di San Marino (sia parla dei tempi di Senna, Mansell e Berger). Un anno piovve così tanto che per 2 giorni fummo bloccati sulla collina senza potersi muovere: al sabato smise di piovere e tentammo di uscire: la melma che raccogliemmo stazionò nelle nostre auto per alcuni mesi non c’era modo di poterla togliere. Ancora oggi mi interesso alle auto storiche: sono proprietario di una Mini classica del 1992 con la quale ho partecipato dal 2007 a molti raduni; ogni anno mi piace un sacco andare a veder passare la Mille Miglia e mi entusiasmo a vedere le Alfa, le Bugatti, le Mercedes, ecc. veri pezzi di storia.
Un capitolo importante delle mie passioni è quello per il Carnevale inteso come far parte di un gruppo che ogni anno, sviluppando temi diversi, partecipava a sfilate. Questa esperienza è stata molto coinvolgente a livello personale, ho conosciuto a fondo tante persone alle quali sono legato ancora oggi come fossero di famiglia. Un legame stretto in tanti anni passati assieme facendo nottate per confezionare gli abiti, andando a giro per mezza Italia a sfilare e non solo in Italia: col vecchio Gruppo Carnevalesco, tramite il Carnevale di Cento, ho avuto l’onore di partecipare alle sfilate a Rio de Janeiro: dal 1998 al 2005 ininterrottamente presente alla sfilata nella “Notte dei Campioni” nel Sambodromo: dalle 6 del pomeriggio alle 6 della mattina seguente senza mai tregua da un samba coinvolgente, un fiume di persone che balla spensieratamente, colori a macchia che si distendono su tutto il Sambodromo. Purtroppo anche questa esperienza è terminata lasciando un bel marchio nella mia vita.
Proprio durante l’esperienza carnevalesca nel lontano 2000 intrapresi la mia carriera subacquea: diciamo che era già qualche anno che pensavo a fare il corso ma non avendo mai trovato nessun amico che mi seguisse avevo sempre sopito l’idea. Fin da subito capii che questa esperienza si sarebbe rivelata la più duratura delle mie passioni; l’amore per il mare ce l’ho sempre avuto ma la subacquea mi ha dato modo di amarlo in tutti i suoi aspetti. Prima ho menzionato tra le mie passioni quella della pesca; anche se fatta a livello sportivo, rispettando alla lettera le regole, comunque facevo delle catture. Andare sott’acqua e rendersi conto che i pesci, se non infastiditi, sono disponibili a mettersi in contatto e quando hanno capito che non hanno niente da temere ti seguono, mangiano dalle tue mani, si avvicinano sempre più, ho capito che dal quel momento non avrei fatto mai più del male ad un pesce. Grazie alla subacquea posso dire di aver girato il mondo immergendomi nelle acque di tanti bellissimi mari tropicali, incontrando specie animali molto particolari, visitando siti alla fine dell’immaginario umano. La subacquea mi ha dato anche modo di conoscere tante belle persone, “colleghi” di tante immersioni: la subacquea è il modo migliore per socializzare: ognuno ha esperienze da raccontarti e da ognuno hai sempre qualcosa da imparare.
La subacquea è stata anche colei che mi ha fatto conoscere la mia attuale compagna: infatti in occasione di un viaggio organizzato dall’allora centro sub che frequentavo, a Sharm, conobbi appunto Martina e dal 2006 le immersioni le faccio senza dover scegliermi il (la) buddy.
La subacquea ha veicolato l’odierna passione numero 2 cioè la fotografia.
Nel 2006 acquistai la mia prima compatta Pentax con lo scafandro dedicato e da lì in poi non ho mai più fatto un’immersione senza macchina fotografica.
La passione per la fotografia non si limita soltanto alle immersioni; diciamo che fotografare è un po’ nel mio sangue fin dall’adolescenza quando cominciai a scattare con la macchina di mio babbo, una Voigtlander Vito naturalmente a pellicola. Ricordo i miei primi scatti sulla spiaggia di Forte dei Marmi al tramonto.
L’artefice della vera spinta verso il mio innamoramento completo alla fotografia è stata Martina, la quale per un mio compleanno, mi regalò la mia prima reflex una Canon 1000D. I tempi tecnici con i quali presi confidenza col mezzo furono lunghi e abbastanza tortuosi; io sono uno “smanettone” quindi provavo e riprovavo varie impostazioni: ruotavo, cliccavo, gettavo tutti gli scatti perché non me ne piaceva nessuno; passai mesi a scocciare quel povero santo di Riccardo Lombardi fotografo che ha un negozio a Santa Croce con l’intento di racchiudere il vasto mondo della foto in una tabella generale di condizioni di scatto. Proprio non capivo che ogni attimo ha la sua configurazione fotografica. Alla fine però non scattavo in “P” ma in priorità di diaframmi perché avevo intuito non capito. La svolta definitiva fu frequentare il corso base presso il Foto Club Vinci. Avete presente quando nel silenzio più totale ti si accende la lampadina ed esclami: “Ahh ecco ora ho capito!!”. Presi coscienza di cosa fosse il diaframma, il tempo di scatto, a cosa servissero; di lì a poco capii l’importanza di scattare in manuale.
Bello veramente bello. E ora? Ora scorrazzo con la mia reflex in tutti luoghi dove penso ci sia da fotografare e non, mi addentro in vari trekking, oppure passeggio in riva al mare aspettando il tramonto, oppure sfrutto la bellissima vista che si gode passeggiando a Firenze da Porta Romana fino al Piazzale Michelangelo dove ogni volta trovo un angolo diverso, una nuova situazione da fotografare.
Non manca poi l'aggregazione al Fotoclub Vinci, che anche dopo aver superato il corso base, continuo a frequentare nelle uscite fotografiche dove sempre si impara a stare a contatto con i maestri guardando il loro approccio ma anche sentendo i commenti del luogo e delle porzioni di scatto.
Non in ultimo poi la foto subacquea che coltivo nelle stagioni calde a Livorno prima e poi nei mari caldi in special modo il Mar Rosso: subacquea e foto quasi il 100% del mio mondo, quasi il 100% delle mie passioni ..... nello scatto subacqueo credo di dare il mio massimo mi piace godermi la passeggiata pinneggiando col minimo sforzo costeggiando la parete andando a scrutare ogni piccolo anfratto alla ricerca di qualcosa da fotografare: è il modo di trovare animaletti piccoli piccoli che vivono in simbiosi con altri e che insieme si difendono da attacchi di pesci più grossi e in questo ammiri le loro danze: come fai a non metterti in disparte e cercare di fermare una piccolissima porzione della danza ?? A volte passo quasi tutta la durata dell'immersione in 50 metri di parete perchè per me è una droga cercare trovare e fotografare. A volte per fare questo mi perdo cose altrettanto interessanti e belle che altri "colleghi sub" riescono a vedere per esempio guardando nel blu tipo branchi di barracuda, aquile di mare e perchè no anche squali: sento i loro campanelli, mi giro di scatto ma ho perso l'attimo: loro hanno visto tutta la scena io solo una parte magari quella meno interessante. Mi può dispiacere però ritorno a drogarmi della parete colorata, ricca di vita, un vero cuore che pulsa.



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