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L'Isola di Tiran

13-08-2021 14:51 - News
L'isola di Tiran è ubicata tra Sharm El Sheikh e l'Arabia Saudita, nel punto del golfo di Aqaba in cui la distanza tra la penisola del Sinai e la Penisola Araba si riduce a qualche chilometro. L'isola di Tiran è visibile da tutti i punti della costa di Sharm El Sheikh ed è una delle zone più incontaminate del Mar Rosso. L'isola è completamente spoglia di qualsiasi forma di civilizzazione e il fondale marino circostante è caratterizzato dalla presenza di quattro splendide scogliere coralline: il reef Jackson, quello di Woodhouse, un’altra scogliera denominata Thomas e infine quella conosciuta come Gordon. La ricchezza e varietà del fondale la rendono una meta ideale, sia per gli appassionati delle immersioni che per chi ama semplicemente intrattenersi nello snorkeling.
L’isola è situata all'entrata dello stretto di Tiran che collega il Mar Rosso al Golfo di Aqaba. Fa parte del parco nazionale e dell’area protetta di Ras Mohammed, copre un’area di circa 80 chilometri quadrati. Lo stretto di Tiran rappresenta l’unico accesso dal Golfo di Aqaba al Mar Rosso per Israele. La sua particolare posizione, strategica, l’ha resa in passato, ma anche negli ultimi recenti anni, oggetto di controversie. Nel 2016 infatti, in seguito ad un accordo con l’Arabia Saudita, l’isola prima amministrativamente egiziana, ma situata in acque territoriali saudite, è stata dichiarata territorio saudita.

Una curiosità storica
Tiran potrebbe essere l'isola che Procopio chiamava Lotabe, che era un'importante stazione di pedaggio per la navigazione nella zona, ma altre ipotesi identificano Lotabe in altre isole presenti nel Golfo di Aqaba. Nel 473 un saraceno di nome Amorkesos conquistò l'isola e si appropriò delle entrate, ma l'impero bizantino la riconquistò di nuovo 25 anni dopo, concedendo l'autonomia ai suoi abitanti, che erano stati soggetti al pagamento delle tasse sui beni esportati in India. Non si fa menzione di Lotabe nei resoconti relativi alle conquiste islamiche, il che suggerisce che a quel tempo l'isola fosse disabitata.
L’area di immersione di Tiran è accessibile solo tramite barca ovviamente. I nomi dei quattro reef sono quelli di quattro cartografi inglesi. Il fondale, come già citato, è particolarmente famoso a livello internazionale per la straordinaria varietà di coralli di cui è sede, ma anche per le correnti estremamente forti che tirano verso sud ovest e che hanno creato l’ambiente ideale per la diffusione di pesci pelagici.

GORDON REEF – Stretto di Tiran Sud
L’unico sito di immersione dello Stretto di Tiran dove possiamo trovare un fondale sabbioso di pochi metri, adatto anche per lo Snorkelling. Nel lato meridionale, questo sito di immersione è circondato da un pianoro sabbioso che degrada da circa 3 metri fino a 20-22 metri. Proseguendo l’immersione si incontra una parete quasi verticale dove non e’ difficile incontrare pesci pelagici come Squali Pinna Bianca, Squali Grigi, e le famose Tartarughe Verdi.
Il sito di immersione di Gordon Reef e’ facilmente riconoscibile per la presenza del relitto della nave mercantile Louilla, incagliatasi alla fine degli anni 90′, con la chiglia praticamente fuori dall’acqua e’ ormai in bilico sull’abisso.
Gordon Reef e’ un sito di immersione adatto a tutti i subacquei di qualsiasi livello, e’ un ottimo punto di immersione per gli appassionati di fotografia subacquea, in quanto la corrente e le condizioni di visibilita’ e luce sono delle migliori in tutto l’arco dell’anno.

THOMAS REEF
Il sito di immersione di Thomas Reef e’ il secondo che si incontra nello Stretto di Tiran. Famoso per i suoi Canyon e’ un immersione diversa da tutte le altre. Situato fra il sito di immersione di Gordon e Woodhouse, Thomas Reef e’ il piu’ piccolo dei 4 siti di immersione, ma probabilmente il piu’ interessante e ricco di vita. La corrente in questo sito di immersione potrebbe essere molto forte e con cambi di direzione imprevedibili.
Questa immersione e’ solitamente effettuata in ”corrente” e scendendo gradualmente potremo osservare la vita rigogliosa tipica di questa immersione. Pesci Pagliaccio con i loro anemoni, Pesci palla, Pesci farfalla, grandi Murene, Alcionari multicolori con il corpo rigonfio d’acqua, Madrepore e grandi ventagli di Gorgonie.
La particolarità di questo sito di immersione sono i famosi Archi di Thomas. Il primo arco inizia a circa 35 metri e l’ultimo dei tre archi lo troviamo a circa 90 metri.
Consigliamo questa parte del sito di immersione a tutti gli appassionati di ”immersioni profonde” e tutti i subacquei tecnici.

WOODHOUSE REEF
Il sito di immersione di Woodhouse Reef si trova fra Thomas e Jackson. Particolare per la sua forma lunga e stretta Woodhouse Reef e’ una di quelle immersioni da non perdere durante la vostra vacanza subacquea a Sharm El Sheikh.
Pareti piene di colori, Alcionarie, Pesci Pagliaccio e per gli amanti del ”piccolo” non e’ difficile trovare i famosi Nudibranco. Un punto strategico per il passaggio di pesci pelagici come Squali Martello, Squali Pinna Bianca, grandi Tonni e Aquile di Mare.
La corrente e’ generalmente moderata dando la possibilita’ di godersi al pieno le pareti di questo sito di immersione.

JACKSON REEF – Stretto di Tiran Nord
Il sito di immersione di Jackson Reef e’ situato nella parte piu’ a nord dello Stretto di Tiran. La punta nord del sito si distingue facilmente per i resti del relitto della nave Lara, incagliatasi all’inizio degli anni 80′. Cio’ che ne rimane oggi e’ uno scheletro superficiale; la parte principale del relitto si trova oltre i 70 metri ed e’ accessibile solo ai subacquei tecnici.
Il sito di immersione Jackson Reef e’ il piu’ famoso dello Stretto di Tiran grazie al suo unico giardino nella parte interna e la possibilita’ di avvistare gruppi di Squali Martello nella parte esterna. Questo sito di immersione e’ uno dei dieci siti di immersione assolutamente da non perdere durante la vostra vacanza subacquea a Sharm El Sheikh.
La corrente a Jackson Reef e’ molto variabile, sopratutto se si ”sorpassa” l’estremita’ interna dopo il giardino, la visibilita’ e’ generalmente buona tutto l’anno, anche nella parte esterna durante l’immersione nel blu.

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