Palau perla del Pacifico
28-06-2021 18:19 - News

I fondali dell’isola di Palau sono considerati tra le mete subacquee migliori del pianeta. Quest’isola richiama i viaggiatori per le sue meraviglie: immaginate le spiagge più bianche che abbiate mai visto, immensi giardini di corallo a pelo delle acque più cristalline, lagune abitate da meduse luccicanti e innocue, foreste, cascate e grotte inesplorate dall’uomo con centinaia di isole di pura bellezza che abbondano lungo un ancestrale arcipelago. La varietà dei suoi scorci è dovuta anche al fatto che qui le isole sono di quattro tipi: vulcaniche, coralline e atolli, a bassa piattaforma e calcaree. Situata dove l’Oceano Pacifico incontra il Mare delle Filippine, in questo arcipelago si creano le condizioni ideali per dar vita a una delle zone più ricche al mondo di biodiversità marina e terrestre tropicale. Proprio per questo motivo è diventata una destinazione esclusiva per gli amanti della subacquea che ha pochi rivali al mondo. L’ecosistema marino di Palau include una barriera corallina incantevole, reefs, praterie di alghe, laghi marini, foreste di mangrovie. Oltre 1300 specie ittiche, abbondanza di pesce pelagico e più di 700 specie di coralli. Si trovano inoltre qui 7 delle 9 specie di Tridacna Gigante insieme alla più antica popolazione di dugonghi al mondo. Scelta dalla National Geographic Society come prima delle meraviglie del mondo subacqueo e annoverata tra uno degli ultimi “Paradisi viventi”. Benché conosciutissima per la sua eccezionale biodiversità marina e come il paese delle meraviglie per le immersioni, la sua biodiversità terrestre è altrettanto ricca e sorprendente: troviamo qui rarissime e numerosissime popolazioni di uccelli, animali e piante inseriti nella più grande foresta pluviale tropicale e incontaminata della Micronesia. Unico al mondo il Jellyfish lake, un lago salato situato all’interno dell’isola dove milioni di anni fa sono rimaste intrappolate delle meduse che con il passare del tempo hanno perso il potere urticante. Il Jell yfish lake è una biosfera protetta ed è possibile immergersi nel lago esclusivamente in apnea. Nuotare tra migliaia di meduse in un piccolo mare interno è la sensazione più particolare che si prova a Palau. In nessun altro luogo del pianeta si può vivere un’esperienza simile. Palau offre la possibilità di effettuare moltissime immersioni lungo le barriere coralline, ognuna delle quali offre aspetti caratteristici. Squali grigi, pinna bianca, longimanus, mante, aquile di mare, tartarughe sono solo alcuni degli incontri fissi di queste magiche acque resi possibili dall’oculata gestione delle risorse ambientali di questo straordinario arcipelago. Blue Corner è l’immersione più nota, comporta una discesa lungo una parete verticale ricca di gorgonie, alcionari bellissimi e spugne coloratissime. Una parete che diviene una spettacolare tavolozza di colore dove la natura mostra tutta la sua creatività, per noi preziosa biodiversità. Risalendo si giunge su un grande promontorio coralligeno che si stacca dal reef esterno di Palau spingendosi verso il mare aperto. Spesso è investito da violente correnti che giungono dall’oceano trasportando un’incredibile quantità di nutrienti e trasformandolo in un luogo assolutamente straordinario. Blue corner è come un belvedere situato di lato ad una magnifica strada panoramica: un ampio terrazzo dal quale ci si può affacciare ed osservare la ricchezza di vita del mare, i grandi pesci pelagici, mante, barracuda che formano un vero e proprio muro, squali grigi e pinna bianca che nuotano indisturbati. La corrente dell’oceano trasporta microrganismi alla base della catena alimentare per tutti i coralli e piccoli pesci di barriera. Questa ricchezza di vita attira quindi aquile di mare, tonni e pesci napoleone. Saltuariamente sono avvistati anche squali toro e squali martello. Per assistere a tutto ciò ci si avvale di una modalità a dir poco insolita, ci si aggancia al reef con un uncino apposito e si sta in corrente col jacket gonfio, attaccati a due metri di sagola, svolazzando come degli aquiloni
Fonte: Scubazone - Massimo Boyer
Fonte: Scubazone - Massimo Boyer